VINCO E NARO ESCONO ALLA GRANDE DA UNA LAMA INSIDIOSA

 

In un Cavo Lama insidiosissimo per le note vicissitudini legate ai livelli idrici, vicissitudini che hanno fatto temere sino all’ultimo sull’effettiva possibilità di disputarla, si è svolta la prima prova del Campionato Italiano individuale di Pesca al Colpo 2013. Tre gli atleti del Team Bazza in pedana per conquistarsi un posto nella seconda prova, in calendario il prossmo 16 giugno in quel di Adria, sul Canal Bianco.

Venendo alla prova modenese, il Team Bazza è orgoglioso di registrare lo splendido primo di settore e secondo assoluto di Andrea Vinco, il neo acquisto di questo scorcio di 2013 che ha inaugurato benissimo la sua stagione bolognese con un ottmo piazzamento sia individuale che di squadra, lo scorso 5 maggio, nella prima prova del Trofeo d’Eccellenza ed oggi si è ripetuto, migliorandosi.

Per Andrea il Cavo Lama si puA? dire che non abbia praticamente segreti, vista la sua lunga presenza in zona fino allo scorso anno e per averlo frequentato veramente tantissme volte.

Ennesima prestazione di qualità anche quella di Michele Naro, che si è ripetuto anche ieri vincendo il proprio settore dopo il secondo di domenica scorsa ad un soffio dalla vittoria. Anche per Naro possono valere le considerazioni fatte per Andrea, ancher se il fattore “casa” in questo caso è più limitato e, comunque, in una Lama in queste condizioni, ogni gara ed ogni picchetto vanno interpretati di volta in volta con esperienza e classe.

Per Michele lo scoglio maggiore è stato quello di gareggiare sul Campo Centrale, probabilmente il tratto con le maggiori difficoltà, che ha mietuto anche vittime eccellenti.

sentiamo dalle parole dello stesso Michele le considerazioni sulla sua gara.

Michele, una gara complicata oggi in Lama?

“Bhe le condizioni del canale sono quelle che sono, soprattutto nel Campo Centrale, dove ci sono da cercare pochi pesci e generalmente anche medio/piccoli.”

La tua gara?

“Io ho pescato prevalentemente all’inglese, sulla tre/quarti del canale, dove c’era un po’ più di fondo. E’ stata una gara da sangue freddo, da fera con calma e precisone, credendo nelle proprie impostazioni, alla ricerca di una abboccata ogni tanto. Io vonco con poco meno di 2 chili, realizzati con carassiotti da meno di 100 grammi tranne due esemplari di taglia maggiore.”

Quali sono state le tue impostazioni tecniche?

“Ho sempre impiegato un galleggiante inglese da 14 grammi montato su una madre lenza del mulinello dello 0.16 ed uno spezzone da 1.5 metri di New Trax dello 0.10 subito sotto, congiunto con una girellina piccolissima. a questo spezzone ho collegato direttamente l’amo, un 18 della serie K1 Team Bazza. Ho scelto questa soluzione per avere un basso di lenza più morbido con cui spaventare meno i pochi pesci presenti. Su questo spezzone ho posizionato alcuni pallini di taratura, sempre comunque pochi.”

E la tua pasturazione in cosa è consistita?

“Ho fatto un piccolo fondo poco oltre la metà del canale con alcune palline di Carassio-Carpa Gold Team Bazza bagnata al 50% con tortue di mais fine Team Bazza, per ottenere un composto soffice e che lavorasse molto senza saziare troppo i pesci in zona. Ho alimentato regolarmente con la stessa pastura e qualche nocciolina di bigattini incollati con la Arabica Grigia di Bazza. Il tutto sempre all’insegna della moderazione e in relazione alla risposta dei pesci nei vari momenti di gara. Come innesco ho alternato un bigattino a due, generalmente bianchi.”

E l’azione di pesca come l’hai svolta?

“Sostanzialmente staccato dalla sponda opposta, vicino alla quale c’era veramente poc’acqua. Ho variato la tipologia di appoggio durante la gara, anche se quella che mi ha pagato di più è stata attorno ai 30 cm. Purtroppo la presenza di molto sporco in superficie, sia come cannette galleggianti che come alghe superficiali, ha reso piuttosto difficile eseguire bene tutte le manovre, soprattutto l’affondamento corretto del filo, visto che eravamo anche abbastanza alti dal pelo dell’acqua. Occorreva essere molto precisi nel lancio, facendo il minor rumore possibile, quasi accompagnando il galleggiante per evitare disturbi inutili. Tutto sommato è stata una gara molto tecnica, nel poco delle catture, ma sono comunquecontento del mio risultato e di quello di Andrea, che è stato veramente bravo. Prccato per Borsari che non ha trovato un pesce in più...”

Hai accennato ad Andrea, quindi raccontami un po’ la sua pescata…

“Lui era a Ponte Ascona, e la sua gara è stata diametralmente opposta alla mia. Ha pescato esclusivamente con 5 pezzi di roubaisienne e mi ha detto che si è veramente divertito moltissimo, infatti termina con oltre 9000 punti, ad un soffio dal primo gradino del podio assoluto, dietro un grande Meschieri.

Anche nel suo caso la pastura realizzata è stata la medesima, che avevamo messo a punto la settimana scorsa in occasione della prima prova dell’Eccellenza Nord, dove siamo andati piuttosto bene. “

 

 

 

 

Esce purtroppo dalla kermesse che porta al Titolo Italiano Stefano Borsari, il terzo alfiere della Minerva RossoBlA? Team Bazza impegnato sulla sponde del canale modenese. Per lui solo un difficile 6° posto che lascia un po’ di amaro in bocca visto che la qualificazione era veramente a poche decine di grammi. Pazienza Stefano, la prossima volta andrà meglio. sicuramente!

 

 




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