ANTOLINI SI CONFERMA UN ESPERTO DEL C.S.A.A. DI BENTIVOGLIO!

 

Dopo una serie di 10 gare, ossia l’intero calendario della 8^ Winter Cup Tubertini , Andrea Antolini della Minerva RossoBlu68 Team Bazza si conferma come uno degli avversari più da temere su questo lago grazie all’impressionante serie di vittorie conseguite su queste acque dal riminese in questo inverno 2015/2016: dopo le vittorie di coppia nelle qualificazioni e nella finale della Coppa d’Inverno e la vittoria di settore nel Minerva Day 2016 che gli è valsa la seconda piazza assoluta, Andrea e il socio Turroni hanno realizzato addirittura l’en plein con 7 primi su 7 gare disputate nella Coppa d’Inverno! Stratosferico!

Nella Winter Cup 2015/16 Antolini ha regolato un lotto numerosissimo ed agguerrito di contendenti alla vittoria finale, grazie alla impressionante sequenza di vittorie frutto di una perfetta capacità di interpretare il comportamento dei carassi e delle carpe di queste acque, oltre ad una dotazione tecnica di assoluta qualità.

Cerchiamo di capire dallo stesso Antolini, allora, quali sono i segreti per affrontare con successo le acque del C.S.A.A…

 

Andrea, uno score di questo genere non si puA? imputare solo alla fortuna. Quali sono i segreti di tante vittorie?

“Onestamente un pizzico di fortuna è sempre indispensabile per arrivare a vincere ma in questo caso credo di aver capito abbastanza bene cosa vogliono i carassi di Bentivoglio, che si comportano un po’ diversamente dai nostri in Romagna. Innanzitutto qui occorre fare una pescata molto attiva, di continua ricerca, con l’esca che rimane immobile molto poco e quindi occorre un’attrezzo che ti faciliti al massimo in questo continuo movimento, una canna leggera ma soprattutto bilanciata che ti faccia manovrare l’esca con la giusta velocità ed assecondi i tuoi movimenti. Per questo la nuova Hexagon 16000 di Bazza è veramente speciale, perchè riesco a manovrarla come dico io, per tre ore, senza alcuna difficoltà ed è reattiva al massimo quando si intravvedono le tocche spesso impercettibili dei bei carassi di Bentivoglio, pesci molto sospettosi e difficili, che mangiano a filo fondo, su lenze molto morbide ed ami piccoli..”

Mi hai anticipato parlando di lenze! Parlami delle tue, come le realizzi?

“Molto semplicemente! Innanzitutto occorre distinguere tra pesca sotto punta e pesca a filo lungo. La madre lenza è sempre uno 0.12 del New Trax mentre i finali scendono a 0.10 e spesso 0.08. In partenza, pescando sotto la vetta della roubaisienne, preparo dei K35 da 0.10 e 0.20 grammi con una spallinata di piombi del n° 11 e 12 scalati in 20 cm ed un terminale da 20 cm. Nella seconda parte della gara, quando i pesci tendono ad allontanarsi, uso delle lenza montate con dei K36 da 0.20/030 ma anche da 0.75 grammi, se c’è vento, per tenere meglio il controllo dell’esca. Lo schema della lenza è similare, solo un po’ più aperto ma sempre con esca a filo fondo.”

Sono questi i segreti di Antolini per Bentivoglio, allora?

“Non ci sono segreti particolari, la cosa che occorre tenere molto in considerazione è la pasturazione, che deve essere sempre costante, anche nei lunghi momenti in cui non si vedono mangiate. La costanza nel far cadere sempre qualche bigattino verso il fondo, abbastanza arretrato rispetto al punto di pesca, alla fine paga sempre!”

Grazie Andrea per la sincerità e appuntamento alla prossima gara a Bentivoglio. Sperando di non averti in settore!!!

 

 

 




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