IL PESCIONE DI ROBERTO…

 

ovvero: non mollare mai! Parola di Luciano!

 

 

Seconda prova del Campionato Italiano per Società di Feeder Fishing. Dopo tre ore Roberto Generali è “alla canna del gas”, scoraggiato e deluso per le difficoltà che sta incontrando dal mattino, in una gara difficile e sfortunata che lo ha visto perdere un pesce molto importante per il risultato.

Il pensiero di mollare tutto è sempre più forte e pressante. Mentre sta meditando sul da farsi arriva una telefonata. Anzi “la telefonata”!

E’ Lucianone Bazza, l’amico di tante gare.

 

Come va, Roberto? “

“Male Luciano, sto pensando di mollare tutto. Ho appena perso un pesce importante, non si prende quasi nulla, piove ed è freddo…”

“Coraggio, amico mio, tieni duro. Mancano ancora due ore e puA? succedere ancora tutto. Non mollare mai, fino alla fine!”

 

Le parole di Luciano non ammettono repliche e l’istinto della disperazione lascia il posto allo spirito di squadra e alla tenacia dello sportivo.

La canna che Roberto prende in mano è la più potente della rastrelliera. Riempie il cage di pastura e bigattini e lo fionda verso le cannette della sponda opposta; il filo si tende armonioso e si mette in tiro. là sotto, il terminale si adagia sul limo del fondo e offre la sua trappola voluminosa ed irresistibile…

La violenza della cima che si allunga verso la sponda opposta non trova Roberto impreparato ma la forza che quasi lo alza dal panchetto proprio non se l’aspettava!

E’ una furia quella che si è lasciata “fregare” là in fondo, a 70 metri, da Roberto. Una esplosione di potenza e muscoli che inizia a scorazzare a destra e sinistra, parallela al canneto…

Per fortuna non si è fiondata tra la vegetazione della sponda ed ora, allontanata a forza dalla sicurezza della sua tana, cerca invano di recuperarla, ma la canna potente di Roberto sa dire la sua in questi casi e l’esperienza del bolognese non è da meno.

 

Questa deve venire a casa! Se riesco a tenerla a centro canale ho più margine di manovra. Al mo fianco pescano su altre linee e dovrei riuscire a tenerla lontana dalle loro lenze...”

 

I minuti sono lunghissimi, prima di avere la conferma che il protagonista del combattimento è una preda più da carp fishing che da feeder, una splendida regina dalla coda arancione, come si è intravvisto da lontano.

 

Per fortuna che stamattina sono tornato indietro, a casa, per prendere il guadino grande, quello speciale per i pesci grossi.

 

Ogni componente dello spettacolo svolge perfettamente il proprio ruolo: filo, amo e terminale sono all’altezza (gran filo quel New Trax!), la fama della canna non è immeritata, la carpa è potente ma non gioca brutti scherzi e… il braccio ed il cuore di Roberto sono all’altezza della situazione. Risultato: la regina è nel sacco e il vicino di picchetto è così sportivo che concede un giusto applauso e la cortesia di una foto al volo, prima di adagiare un pesce così bello nella nassa.

Per l’occasione anche il sole ha fato capolino, per qualche minuto, tra uno scroscio e l’altro.

 

“... se ci fosse qui Luciano, dovrei proprio ringraziarlo perà le sue parole!

 

Bravo Roberto, oltre sette chili di carpa sono il giusto premio per un appassionato della pesca come te e il terzo posto di settore un riconoscimento che ti sei proprio meritato!

 




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